Pontirolo era anticamente 'affacciato' - dove oggi c'è ancora la 'costa' - sull'antico lago Gerundo. Cos'era questo specchia d'acqua? E' realmente esistito, oppure è soltanto una leggenda? Era veramente infestato da un drago chiamato Tarantasio?
Un nuovo libro, pubblicato da Meravigli Edizioni di Milano, risponde, tra la cronaca e la narrazione, a questi interrogativi. E se ne pone degli altri...
Nel cuore della Lombardia, a cavallo tra le attuali
province di Milano, Bergamo, Cremona e Lodi,
esisteva anticamente un lago chiamato Gerundo,
la cui “presenza” si può scorgere ancora oggi
nella conformazione di un territorio indissolubilmente
legato all’acqua e costellato da fiumi, canali e fontanili.
Nel corso dei secoli quel grande specchio d’acqua,
paludoso e inospitale, venne bonificato dall’uomo e andò
incontro a un inevitabile prosciugamento.
Oggi dell’antico lago restano le sponde,
a tratti ancora evidenti, ma anche isole e promontori
sui quali vennero fondate le città di Crema e Lodi,
così come diverse piroghe monossili giunte fino
a noi, oltre a decine di riferimenti nella toponomastica
locale. Questo libro ripercorre la travagliata storia
del lago che non c’è più e il cui territorio fu teatro
di epici scontri. Ma quella del Gerundo è una storia
che si mescola alla leggenda. Come il Loch Ness,
anche il grande lago lombardo ospitava un mostro,
Tarantasio, e la sua uccisione è stata tramandata
in molteplici tradizioni…
Il volume sarà presentato dall'autore, Fabio Conti, giornalista de L'Eco di Bergamo originario di Pontirolo, oltre che nostro direttore responsabile della testata giornalistica di Pienneradio, sabato 8 ottobre, alle 16,00, al Museo Archeologico di Milano (ingresso da via Nironi, 7)
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Il volume sarà presentato dall'autore, Fabio Conti, giornalista de L'Eco di Bergamo originario di Pontirolo, oltre che nostro direttore responsabile della testata giornalistica di Pienneradio, sabato 8 ottobre, alle 16,00, al Museo Archeologico di Milano (ingresso da via Nironi, 7)
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Nessun commento:
Posta un commento